SABATO 24 APRILE ore 12.00
Sala del popolo
Comune di UDINE
CONFERENZA STAMPA
PER L’AVVIO DELLA CAMPAGNA REFERENDARIA
IN FRIULI VENEZIA GIULIA
“LIBERIAMO L’ACQUA DAL MERCATO”
Il 24 e 25 aprile partirà anche in Friuli Venezia Giulia, come in tutta Italia, la raccolta firme a sostegno dei 3 referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
L’anniversario della Liberazione dal nazifascismo è occasione per liberare anche l’acqua dal mercato e dal profitto.
Nella nostra regione una cinquantina di associazioni aderenti al Comitato Referendum del Friuli Venezia Giulia si faranno promotrici nei prossimi mesi di una serie di iniziative a sostegno della ripubblicizzazione dell’acqua, allestendo in tutta la regione i banchetti per la raccolta delle firme dei cittadini.
I 3 quesiti referendari vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.
I tre quesiti referendari, le motivazioni dell’adesione alla campagna da parte dei soggetti aderenti, i veri risvolti della privatizzazione, nonché le prossime iniziative in programma in Friuli Venezia Giulia, verranno illustrate nel corso della conferenza stampa da:
- Massimo Moretuzzo, Comitato Promotore Referendum Friuli Venezia Giulia
- Furio Honsell, sindaco di Udine
- Aldo Burelli, sindaco di Fagagna
- Franceschino Barazzutti, Comitato Altre Strade, Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento e Movimento La Mont
- Giorgio Morocutti, sindaco di Ligosullo, per i comuni Ligosullo, Forni Avoltri e Cercivento, i 3 comuni “resistenti” della Carnia
- Gianluca Maiarelli, vicesindaco di Tavagnacco
- Roberto Micelli, sindaco di Basiliano
- Andrea Cecchini, sindaco di Mereto di Tomba
- un rappresentante dell’ANPI Provincia di Udine
Saranno presenti altri rappresentanti del Comitato Promotore Referendum dalle province di Pordenone, Gorizia e Trieste.
Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.
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